Come
era stato previsto a Roma è arrivata aria fredda dal Nord Europa e le temperature finalmente si
sono abbassate. Pensare che l’altro fine settimana le temperature estive fuori
stagione ci hanno fatto fuggire dalla citta, in cerca di un pò di fresco. Ci siamo
recati con mio marito nella nostra Rovere
in provincia dell’Aquila a 1350 metri d’altezza, dove abbiamo trovato una
giornata magnifica di sole, limpida, con una temperatura dolce, ideale per una passeggiata nei
boschi a godere i colori dell’autunno. E’ questo infatti il periodo in cui si riempie di colori e sfumature del rosso e
del giallo, un luogo incantato, adatto per rilassarsi a contatto con la natura,
un beneficio per il corpo e la mente. Sarebbe stato bello
fermarsi a godere di quel silenzio e quello spettacolo che ho
fotografato, in attesa della neve che coprirà tutto mettendo a dormire il bosco.
Benvenuto
Questo è il nostro spazio, che gestiremo insieme. Leggete i miei post, inviate i vostri commenti ed, insieme, cercheremo di rendere interessanti questi momenti dedicati a Noi ed al nostro Mondo.
Clo
domenica 26 ottobre 2014
lunedì 20 ottobre 2014
Un tè con Rita Monastero
Tra i suoi innumerevoli impegni, l’amica rirì, la chef Rita Monastero, è
riuscita a trovare per noi amiche una giornata per un “incontro gallinaro”. Un
tè pomeridiano dove Rita ci coccola con le sue preparazioni salate e i suoi
meravigliosi dolci. Un pomeriggio al quale non si può rinunciare, tra sole donne che amano cucinare e…
mangiare. Inutile dire che rirì riesce
sempre con la sua bravura e la sua allegria ad essere una perfetta padrona di
casa. Una chef felice per la
ristampa del suo libro "Pasta Madre", che mette grande passione nelle sue lezioni al gambero rosso e presso la sede di incontri in cucina
Siamo state accolte da questi fiori di zucchero dono di Morandin confiseur
Torta rustica con salame e formaggio e tartellette al cioccolato e panna
La creme brulèe
Biscotti di frolla e cioccolato
Torta con albumi e frutta secca
giovedì 9 ottobre 2014
Muffins con panna acida e cuore di wafer
Con questi dolcetti mignon è davvero facile sorprendere sia i bambini che gli adulti. Si adattano a qualsiasi occasione con variazioni infinite e un tocco di fantasia. Sono semplice da preparare anche per i pasticceri alle prime armi e comodi da mangiare. Questa ricetta vuol far parte delle innumerevoli ricette dei muffins.
Ingredienti
per circa 10 pezzi
150 g di zucchero
2 uova
200 g di panna acida
150 g di burro
250 g farina 00
2 cucchiaini di lievito in polvere per dolci
scorza grattugiata di limone o arancia
un pizzico di sale
10 barrette di wafer alla crema di nocciole ricoperte di
cioccolata
(io ho usato quelle della loacker crème noisette)
cioccolato per decorare q.b.
Mescolare in una terrina le uova con lo zucchero,
aggiungere la panna acida, il burro
sciolto e freddo, la scorza del
limone e il sale. Setacciare la
farina mescolata con il lievito,
incorporarla un pò per volta al composto con le uova, mescolando bene con la spatola dal basso verso l’alto. Tagliare i wafer a pezzettini lunghi
3 cm. Sistemare i pirottini di carta negli stampi da muffins. Versare una piccola quantità di composto utilizzando un cucchiaio o una tasca da pasticcere. Appoggiare e premere nella pasta
il pezzo di wafer, coprire con altro impasto, lasciando 1cm. dal
bordo. Cuocere le tortine in forno già caldo a 170° per circa 20-25 minuti. Dopo averle sfornate,
attendere qualche minuto prima di toglierle dallo stampo e lasciarle freddare su
una gratella. Far sciogliere a bagnomaria del cioccolato fondente e decorare a piacere.
I wafer loacker li ho trovati adatti perché hanno pezzettini di
nocciole tostate che lasciano una croccante piacevolezza.
lunedì 6 ottobre 2014
I consigli di Clo: Lezioni di cucina della LovelyCheffa Rita Monastero
Le vacanze sono terminate e la mia amica Chef Rita Monastero continua con le sue lezioni di cucina come LovelyCheffa presso la sede di Incontri in Cucina, a Roma Via Basento 52E, zona Piazza Fiume. Vi giro il calendario delle lezioni,
Rita Monastero
LovelyCheffa
http://www.youtube.com/watch?v=TLJBUx1DeY0&feature=youtu.be
http://www.youtube.com/watch?v=6u1LBMkXCRk
F.I.C. - Unione Regionale Cuochi Lazio - Lady Chef
Rita Monastero è su FB
LINK AL CALENDARIO
Rita Monastero
LovelyCheffa
http://www.youtube.com/watch?
http://www.youtube.com/watch?
F.I.C. - Unione Regionale Cuochi Lazio - Lady Chef
Rita Monastero è su FB
LINK AL CALENDARIO
domenica 5 ottobre 2014
Panna acida
Panna acida o crème fraîche in Francia o sour cream in America
E’ una crema bianca e densa a base di panna fresca e yogurt dal sapore leggermente acidulo. Tradizionale della cucina Francese e molto diffusa nel Nord Europa , è ancora poco conosciuta in Italia dove non è facile da reperire nei supermercati. La panna acida è un condimento delizioso adatto per essere usato in decine di ricette; accompagna le patate al cartoccio, il salmone, il pesce, le verdure grigliate. Ingrediente fondamentale per la cheesecake ed i muffin, in pasticceria rende i dolci umidi e soffici. Prepararla in casa è semplice e veloce e il risultato è garantito.
Ingredienti
100 g panna fresca liquida
100 g yogurt bianco denso, non dolce ( ideale quello greco)
1 cucchiaino di succo di limone filtrato
In una ciotola mescolare lo yogurt con la panna, aggiungere il limone. Mescolare bene il tutto fino a risultare omogeneo. Coprire la ciotola con pellicola da cucina e conservare in frigo minimo per un’ora. Si può preparare anche il giorno prima dell’uso. Per preparazioni di ricette salate si può aggiungere un pizzico di sale e erba cipollina tritata finemente.
Usare la panna fresca, quella che si usa da montare.
Al posto del limone si può usare l’aceto.
Non contiene glutine.
sabato 4 ottobre 2014
Passeggiate romane
I consigli del
cardiologo, il lamento della bilancia, un paio di bottoni della camicia in
sofferenza, dei fastidiosi dolori alla schiena dovuti alla postura sul posto di
lavoro, sono stati determinanti per una scelta di cambiamento: camminare di
più. Armato di questa ferma intenzione e facilitato dal fatto di dormire poco,
qualche mese fà, come un novello Forrest Gump, ho deciso di uscire presto la
mattina e, zainetto in spalla, cappellino, scarpe da ginnastica, cominciare a
camminare a passo svelto. Si camminare, ma verso dove? La scelta, abitando a
Roma, è stata forzata: andiamo verso il centro. E così ho fatto. 5/ 5,30 uscire
di casa, rapido transito dalla zona di San Giovanni, arrivo nei pressi del
Colosseo e, una volta lì, andare verso via del Corso, Piazza di Spagna, Fontana
di Trevi oppure verso lungotevere, direzione isola Tiberina. Ho elencato tutti
questi posti arcinoti proprio per far capire che stavo camminando nei luoghi
più belli del mondo!
Queste passeggiate mattutine, oltre a perdere qualche
chilo, mi hanno invece arricchito di sensazioni mai provate. C’è tutto un
ricchissimo mondo che, uscendo e tornando a casa sempre alla stessa
ora, non avevo mai incontrato. Alcune delle figure di questo mondo voglio
citarle; troppo spesso diamo per scontato che certi servizi vengono fatti
semplicemente, incuranti del sacrificio che invece essi
costano a qualcuno. Lo spazzino, paziente e rassegnato, impegnato a ripulire la
strada dalle lordure che noi cittadini gettiamo per terra, è uno di questi
esempi. Cosa ci costerebbe gettare il mozzicone della sigaretta o lo scontrino
del bar negli appositi contenitori? Nulla, qualche metro in più. Invece, molto
spesso, troviamo sulle strade ogni tipo di immondizia. Oppure l’assonnato barista che, alle cinque
di mattina, già fa riscaldare la macchina del caffè e ci permette di fare le
nostre soste sin dal primo mattino. Spesso li trattiamo male e con
noncuranza, ma stanno facendo un lavoro di grande sacrificio. L’autista del
furgone dei giornali che, dopo aver scaricato i pacchi nella prima edicola,
continua veloce il suo percorso per rifornire tutti di notizie ed informazioni,
rischia la vita ogni notte. Proviamo a fermarci un attimo a pensare che
siamo molto fortunati ad avere delle persone che fanno tanti sacrifici, spesso
malpagati e bistrattati, per svolgere servizi che a noi sembrano dovuti.
Oltre a queste
considerazioni, le mie passeggiate romane mi hanno dato anche degli spunti di
riflessione sulla condizione di molte persone che non hanno una casa. Purtroppo
sono moltissime quelle che dormono sulla strada. Per pudore o perchè
costrette, durante la gionata spariscono. Le puoi vedere solo all’alba quando,
più o meno provate dalla notte all’aperto, smontano i loro letti di cartone,
piegano le coperte di giornali e si cambiano scegliendo gli abiti dall’armadio
di buste di plastica. E’ uno spettacolo che ci deve far riflettere sulla
fortuna che abbiamo ad avere una casa, una famiglia, e ci deve rendere
consapevoli che potremmo trovarci nelle stesse condizioni facilmente. Una serie
di casualità, una malattia, un rovescio finanziario ci possono catapultare in
questo mondo; dobbiamo quindi rispettarle e cercare, se possibile, di capirli
ed aiutarli. Un episodio su tutti ricordo con grande piacere: un clochard di colore che
aveva appena smontato il suo ricovero di cartone dall’androne di una chiesa,
con grande sollennità e con il suo tappetino della preghiera sottobraccio,
salutava cordialmente tre suorine che ricambiavano il saluto con un sorriso.
Poi, lui stendendo il tappetino verso la Mecca e loro entrando nella chiesa
andavo a pregare lo stesso Dio misericordioso ed universale
Ma il popolo
romano del mattino mi ha anche fornito di tanti episodi spassosi e divertenti: si
vedono persone di mezza età con tanto di pancetta, come me, abbigliati come se
dovessero fare da atleti la maratona o i cento metri e che invece corricchiano lentemente come se
portassero un peso di cento chili sulle spalle; oppure si incontrano fantasmi
della notte e delle discoteche che, al mattino, sembrano pulcini infreddoliti. Naturalmente
ho preso molte immagini di una Roma deserta e bellissima. Sono veramente
orgoglioso delle foto della Fontana di Trevi o di Piazza Navona deserte. Vi
aspetto in strada, naturalmente alle cinque!
Il marito di Clo
Iscriviti a:
Post (Atom)