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Clo

lunedì 30 settembre 2013

Arte e cucina da Clo eventi: Taste OF ROMA e Angelo Troiani

Ancora un fine settimana all’insegna della grande cucina. Domenica pomeriggio siamo stati ad una manifestazione veramente straordinaria: Taste of Roma, un’occasione per assaggiare i piatti di alta cucina di alcuni tra i migliori ristoranti della capitale ed incontrare i più grandi Chef che operano a Roma.


La location eccezionale è stata i giardini pensili dell’Auditoium Parco della Musica dove l’impeccabile organizzazione ha distribuito gli stand di informazione sui prodotti, alcune sezioni con le scuole di cucina che con veri e propri corsi pratici, Wine Bar, etc.
Acquistando all’ingresso una pratica card ricaricabile si potevano degustare i piatti preparati nelle attrezzatissime cucine degli stand dei ristoranti che hanno partecipato alla manifestazione, assaggiare delle selezioni di vini importanti, bersi un’ottimo caffè nei bar e riposarsi nelle aree verdi allestite per il relax.

Per noi, il clou della serata è stato l’incontro con una persona che stiamo seguendo da molto tempo e che cerchiamo di avvicinare sempre nelle varie manifestazione alle quali partecipa, lo Chef Angelo Troiani del ristorante Il Convivio Troiani, per scambiare qualche parola e, magari, strappargli qualche piccolo segreto. Come sempre, lo Chef è stato gentile e disponibile anche se ovviamente occupatissimo a gestire una situazione come quella di questa manifestazione che prevede un'attenzione costante ed una velocità di realizzazione dei piatti veramente notevole. Riuscire a soddisfare le molteplici richieste di un pubblico numeroso mantenendo l'eccezionale livello di qualità sottolinea chiaramente, semmai ce ne fosse bisogno, le possibilità di questo Chef e del suo ristorante.
In questo blog abbiamo altre volte recensito le sue partecipazioni, come ad esempio Culinaria 2012, ma ogni volta per noi è una piacevole scoperta. Oggi il piatto che abbiamo asssaggiato è un fiore di zucca fritto, anzi due fiori fritti con nel mezzo della mozzarella di bufala, alici di Cetara ed il famoso sorbetto di peperone.

Ancora una sorpresa piacevole ed una delizia per il palato.

Un’appuntamento da non perdere per il prossimo anno a Taste of Roma 2014!

In questo post abbiamo consigliato:
Il Convivio Troiani
Vicolo dei Soldati, 31
Roma - 00186 - Tel./Fax: +39 06 6869432
Email: info@ilconviviotroiani.com

venerdì 20 settembre 2013

Filetti di gallinella al forno con nocciole e pecorino



Oggi al banco del pesce ho trovato la gallinella, un pesce di mare che si può consumare da marzo a novembre. La sua polpa bianca, soda e gustosa si adatta a molteplici preparazioni in cucina. Dopo averlo fatto sfilettare (dal pescivendolo) ho preparato questa ricettina facile e veloce, realizzata con quello che avevo a disposizione in cucina.

Ingredienti
8 filetti di gallinella
1 scalogno
1 mazzetto di prezzemolo
1 mazzetto di basilico
2 cucchiai di vino bianco secco
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
50 g pecorino
una manciata di nocciole senza pelle
sale, pepe q.b.
1 cucchiaio di succo di limone

Sbucciare e tritare lo scalogno. Tritare finemente prezzemolo e basilico.Tostare le nocciole e tritarle grossolanamente.

Sciacquare i filetti e rimuovere le eventuali spine. Ungere d'olio una pirofila, distribuire sul fondo lo scalogno e una parte del  prezzemolo e del basilico. Disporre i filetti  e bagnarli con il vino. Spolverizzare con le erbette restanti ed il pecorino grattugiato. Distribuire le nocciole tritate, salare, pepare e completare con un filo d’olio. Cuocere in forno già caldo a 180° per 8 minuti. Versare sul pesce appena tolto dal fuoco, il succo di limone e servire caldo.



giovedì 12 settembre 2013

Gelatina di mele selvatiche




In una delle nostre ultime e speciali passeggiate  tra i boschi d'Abruzzo, prima di rientrare dalle vacanze, abbiamo raccolto con mio marito delle mele selvatiche…asprigne, pessime da mangiare, ma adatte per preparare un’ottima gelatina di mele. La cassetta di melette è rimasta per qualche giorno in un angolo della cucina...non certo dimenticata! Ora finalmente quelle mele insignificanti, le abbiamo trasformate in una bellissima gelatina dal colore ambrato, limpida e trasparente, la cui consistenza ricorda quella del miele.
Questa ricetta è sul mio ricettario ormai da molti anni e la amo particolarmente perché mi ricorda quando la preparavo con le mele che raccoglieva mio padre da un albero vicino casa. Ancora oggi quando trovo delle mele selvatiche o non trattate  non posso fare a meno di raccoglierle e di  preparare questa gelatina mielata.

Ingredienti:
mele non eccessivamente mature e non trattate
1lt e mezzo d'acqua per ogni chilo di mele
600 gr di zucchero per ogni chilo di liquido filtrato
il succo di un limone per ogni chilo di liquido filtrato

Lavare bene le mele sotto l’acqua corrente e strofinarle con le mani. Togliere il picciolo e tagliarle in quarti senza sbucciarle, con torsoli e semi. Pesarle e metterle in una pentola capiente, versare per ogni chilo di mele un litro e mezzo d’acqua. Lasciare bollire per circa un’ora a fuoco medio (non debbono disfarsi). Filtrare il tutto con un colino ricoperto con un telo di lino ben pulito o con una garza a trama fine, senza schiacciare la frutta. Pesare e versare il liquido in una pentola, aggiungere lo zucchero,  il succo del limone e portare a bollore. Ogni tanto schiumare con un mestolo forato. La gelatina è  pronta quando lasciando cadere il liquido su un piatto, le gocce cadranno a fatica fino a fermarsi. Versarla  calda in barattoli precedentemente sterilizzati, chiuderli subito e lasciarli a testa in giù per circa 15 minuti. Verificare che si sia formato il sottovuoto, farli freddare e conservarli in un luogo fresco e al buio.

Ottima sul pane, piacevole vicino ai formaggi
Io la utilizzo per guarnire dolci e per lucidare a fine cottura la torta di mele.





mercoledì 4 settembre 2013

Nocino

Rientrare a casa dalle vacanze estive, per me è stato un vero “trauma” ....da combattere. Dopo aver passato giorni felici, rilassata, lontano dai problemi della vita quotidiana, mi ritrovo "all’improvviso", senza un perché, tra responsabilità e mille cose da fare e, in più, con  quella sensazione di "testa tra le nuvole"… Certamente sto esagerando e, passati i primi giorni dal rientro, ecco che è tornata l’energia, la voglia di fare, di raccontare, felice ritrovarmi con voi!
Sono tornata anche con il braccio sinistro ingessato, per la frattura del radio e l’ulna che mi sono procurata dopo una caduta in montagna durante le ferie. Questo non mi ha fermata durante le vacanze e non mi fermerà nel rientro.
La prima cosa che ho fatto rientrando a casa è stata quella di andare a controllare il contenitore di vetro dove avevo lasciato le noci fresche a macerare con l’alcool per preparare il nocino. Oggi ho finito di prepararlo e voglio condividere con voi  il procedimento per preparare questo liquore dal colore scuro e dall’aspetto denso.
Se volete realizzare anche voi questo liquore però dovete aspettare l’anno prossimo, perché è tradizione raccogliere le noci con il mallo verde il 24 giugno, anzi la notte tra il 23/24, cioè la notte delle streghe in cui si festeggia il solstizio d’estate che oggi ricorda la figura di San Giovanni.



Io con mio marito proprio il 23 giugno di quest'anno ci trovavamo a casa di Nik a Chiaromonte (PZ) dove in giardino si trova un noce meraviglioso. Da li è partito il mio nocino che sarà pronto per Natale.

Indicazioni
1 lt di alcool a 90°
33/35 noci (prive di qualsiasi trattamento)
Un baccello di vaniglia aperto
Un pezzettino di cannella
5 chiodi di garofano
400 gr di zucchero
300 ml di acqua.

Si utilizzano noci acerbe ancora nel mallo, quando sono ancora tenere.

  

Lavare bene e asciugare le noci. Tagliarle in quattro spicchi, metterle in un vaso di vetro a chiusura ermetica e coprirle con l’alcool. Dopo due o tre giorni aggiungere le spezie e lasciare il tutto in infusione al buio, per minimo due mesi agitando il contenitore una o due volte al giorno.Trascorso questo periodo, mettere sul fuoco a scaldare l’acqua, aggiungere lo zucchero e portare a quasi bollore, allontanare dal fuoco e lasciare raffreddare molto bene. Nel frattempo filtrare con una garza fitta l’alcool con le noci. Unire lo sciroppo all’alcool e mescolare fino a che i due liquidi siano ben miscelati. Imbottigliare e conservare in luogo buio e fresco fino a Natale… se si resiste all’assaggio!

l nocino si può servire a fine pasto come digestivo ma come per ogni alcolico e superalcolico non bisogna esagerare nelle quantità.

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