I consigli del
cardiologo, il lamento della bilancia, un paio di bottoni della camicia in
sofferenza, dei fastidiosi dolori alla schiena dovuti alla postura sul posto di
lavoro, sono stati determinanti per una scelta di cambiamento: camminare di
più. Armato di questa ferma intenzione e facilitato dal fatto di dormire poco,
qualche mese fà, come un novello Forrest Gump, ho deciso di uscire presto la
mattina e, zainetto in spalla, cappellino, scarpe da ginnastica, cominciare a
camminare a passo svelto. Si camminare, ma verso dove? La scelta, abitando a
Roma, è stata forzata: andiamo verso il centro. E così ho fatto. 5/ 5,30 uscire
di casa, rapido transito dalla zona di San Giovanni, arrivo nei pressi del
Colosseo e, una volta lì, andare verso via del Corso, Piazza di Spagna, Fontana
di Trevi oppure verso lungotevere, direzione isola Tiberina. Ho elencato tutti
questi posti arcinoti proprio per far capire che stavo camminando nei luoghi
più belli del mondo!
Queste passeggiate mattutine, oltre a perdere qualche
chilo, mi hanno invece arricchito di sensazioni mai provate. C’è tutto un
ricchissimo mondo che, uscendo e tornando a casa sempre alla stessa
ora, non avevo mai incontrato. Alcune delle figure di questo mondo voglio
citarle; troppo spesso diamo per scontato che certi servizi vengono fatti
semplicemente, incuranti del sacrificio che invece essi
costano a qualcuno. Lo spazzino, paziente e rassegnato, impegnato a ripulire la
strada dalle lordure che noi cittadini gettiamo per terra, è uno di questi
esempi. Cosa ci costerebbe gettare il mozzicone della sigaretta o lo scontrino
del bar negli appositi contenitori? Nulla, qualche metro in più. Invece, molto
spesso, troviamo sulle strade ogni tipo di immondizia. Oppure l’assonnato barista che, alle cinque
di mattina, già fa riscaldare la macchina del caffè e ci permette di fare le
nostre soste sin dal primo mattino. Spesso li trattiamo male e con
noncuranza, ma stanno facendo un lavoro di grande sacrificio. L’autista del
furgone dei giornali che, dopo aver scaricato i pacchi nella prima edicola,
continua veloce il suo percorso per rifornire tutti di notizie ed informazioni,
rischia la vita ogni notte. Proviamo a fermarci un attimo a pensare che
siamo molto fortunati ad avere delle persone che fanno tanti sacrifici, spesso
malpagati e bistrattati, per svolgere servizi che a noi sembrano dovuti.
Oltre a queste
considerazioni, le mie passeggiate romane mi hanno dato anche degli spunti di
riflessione sulla condizione di molte persone che non hanno una casa. Purtroppo
sono moltissime quelle che dormono sulla strada. Per pudore o perchè
costrette, durante la gionata spariscono. Le puoi vedere solo all’alba quando,
più o meno provate dalla notte all’aperto, smontano i loro letti di cartone,
piegano le coperte di giornali e si cambiano scegliendo gli abiti dall’armadio
di buste di plastica. E’ uno spettacolo che ci deve far riflettere sulla
fortuna che abbiamo ad avere una casa, una famiglia, e ci deve rendere
consapevoli che potremmo trovarci nelle stesse condizioni facilmente. Una serie
di casualità, una malattia, un rovescio finanziario ci possono catapultare in
questo mondo; dobbiamo quindi rispettarle e cercare, se possibile, di capirli
ed aiutarli. Un episodio su tutti ricordo con grande piacere: un clochard di colore che
aveva appena smontato il suo ricovero di cartone dall’androne di una chiesa,
con grande sollennità e con il suo tappetino della preghiera sottobraccio,
salutava cordialmente tre suorine che ricambiavano il saluto con un sorriso.
Poi, lui stendendo il tappetino verso la Mecca e loro entrando nella chiesa
andavo a pregare lo stesso Dio misericordioso ed universale
Ma il popolo
romano del mattino mi ha anche fornito di tanti episodi spassosi e divertenti: si
vedono persone di mezza età con tanto di pancetta, come me, abbigliati come se
dovessero fare da atleti la maratona o i cento metri e che invece corricchiano lentemente come se
portassero un peso di cento chili sulle spalle; oppure si incontrano fantasmi
della notte e delle discoteche che, al mattino, sembrano pulcini infreddoliti. Naturalmente
ho preso molte immagini di una Roma deserta e bellissima. Sono veramente
orgoglioso delle foto della Fontana di Trevi o di Piazza Navona deserte. Vi
aspetto in strada, naturalmente alle cinque!
Il marito di Clo
Un post bellissimo,molto interessante ed è bello portare alla riflessione le persone che passeranno di qua :)
RispondiEliminaBuona domenica e buone passeggiate!
Un bacio carissima!
EliminaCiao Clo ! Ma dici che camminando camminando potrei perdere qualche chilo ?! Certo le tue passeggiate mi sembrano interessanti, mi sembra un buon inizio di giornata... Sono tentata.
RispondiEliminaNon sono io che cammino la mattina presto ma mio marito che ha anche scritto il post! Io la mattina preferisco dormire! Comunque ti posso dire che lui camminando velocemente e regolarmente ha perso alcuni chili e continua con costanza a passeggiare nei luoghi più belli di Roma! Baci
Eliminache sorprese la nostra roma! un abbraccio a tutti
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