Durante una delle nostre passeggiate in Lucania (Basilicata) con il nostro amico Nik, mentre percorrevamo in macchina la meravigliosa Val D ’Agri abbiamo scoperto per caso un'altra delle eccellenze gastronomiche di questo territorio.
Lungo il percorso, poco dopo aver incontrato gli splendidi paesaggi mostrati nella foto precedente, ci siamo fermati a comprare delle arance da una signora ferma sul lato della strada. Da sotto un canovaccio bagnato spuntavano delle lunghe radici bianche che non avevo mai visto. Si trattava di rafano, prodotto tipico della zona. Dietro consiglio della signora le ho comprate e arrivati a casa le abbiamo decorticate con un coltello
lavate, asciugate e grattugiate grossolanamente. Durante questa operazione, abbiamo scoperto, a nostro discapito, che grattugiando il rafano occhi e naso vengono "colpiti" dai suoi effluvi potenti. Un odore acre e pungente ma allo stesso tempo piacevole. Fate attenzione quindi a proteggervi naso ed occhi durante questa operazione. Dopo averlo grattugiato, lo abbiamo sistemato in un barattolo di vetro coperto con olio evo per conservarlo. Il nostro rafano, che è una pianta erbacea perenne della quale si utilizza solo la radice piccante, è conosciuto più comunemente come cren. Il suo sapore forte e deciso impreziosisce piatti poveri tipici del territorio legati al mondo contadino lucano. Famosa è la rafanata, un piatto semplice fatto di uova, patate, pecorino e appunto il rafano grattugiato e cotto al forno. Io ho preparato una semplice frittata consigliatami dalla venditrice.
5 uova
200 gr di patate bollite e passate al setaccio
100 gr di pecorino (canestrato di Moliterno)
50 gr di rafano grattugiato
150 gr di salame a tocchetti
prezzemolo tritato q.b.
sale q.b.
sale q.b.
Aggiungere i pezzettini di salame, il pecorino, il prezzemolo tritato, il rafano grattugiato e il sale. Versare dell'olio evo in una padella e procedere come per una frittata normale (o cuocere in forno a 180° per 15 minuti).
Credetemi, il sapore del rafano fresco non ha nulla a che vedere con le salse pronte che si trovano in commercio.
Mai assaggiato e cara Grazie per questa splendida ricetta!!!!!!!!!!
RispondiEliminaUn grande bacio e buona serata
Grazie a te per essere sempre gentile nei commenti!!! Ti auguro una buonanotte!!! Un bacio ai bimbi!!!
EliminaNon solo questa ricetta è grandiosa ma...quei paesaggi!!!!!Lo sai che ho la casa al mare a Maratea??sono innamorata della Basilicata!Un bacio e complimenti!!
RispondiEliminaDavvero!!! A Maratea...che bello! Allora siamo in due! Un bacio e buonanotte!
EliminaNon ho mai provato il rafano... è una radice dunque e si usa come condimento per insaporire i piatti se ho ben capito, non ho idea di quale sia il suo sapore ma mi incuriosisce...
RispondiEliminaA presto
Se lo trovi ti consiglio di provarlo! Il sapore è particolare! Un bacio
Eliminaneanche io ho provato mai il rafano, però mi ispira tantissimo.. e anche la frittata sottostante =P.. con il salame poi..mmhh!
RispondiEliminaCon le uova il rafano sta benissimo! Anche per me è stata una scoperta! Un bacione!
Eliminagrazie per il post meraviglioso che ci hai regalato e poi non parliamo della tua delizia fantastica
RispondiEliminaGrazie Giovanna! Un bacio
Eliminaa noi piacciono le frittate, la proveremo.
RispondiEliminaciao ciao
emme
Non è facile trovare il rafano! Un caro saluto
Eliminaio vado pazza per le frittate guesta deve essere buonissima complimenti
RispondiEliminaQuello che la rende speciale è il rafano, con quel gusto raro! Baci
Elimina